si può andare a pescare col nuovo decreto 2021

Anche il personale adetto ai controlli sulle strade (carabinieri e polizie locali) non fa rientrare la pesca nelle motivazioni di stretta necessità, tanto per gli spostamenti in auto che per quelli a piedi, anche all’interno del territorio del comune di residenza. Questa false notizie si basano su un clima di incertezza e un pizzico di verità, citando ad esempio la riapertura accordata per cartolerie e librerie. Neanche a dirlo, l’ordinanza ha scatenanto il malumore tra le vaste schiere di pescatori e di sportivi (e di sportivi in generale) che confidavano che anche il governatore toscano scegliesse la linea della ribellione al governo centrale, anche se era piuttosto improbabile conoscendo la sua appertenenza politica. Con il nuovo dpcm che entra in vigore domani scatteranno diverse limitazioni per gli spostamenti, sia per chi si trova in zona gialla sia per chi vive nelle zone ad alto rischio, arancioni e rosse. Da ieri (10 marzo) sono molti gli appassionati che si domandano se, alla luce delle nuove limitazioni imposte, sia possibile o meno andare a pescare, chiaramente da soli. 1 al comma 4 recita: “È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. L’ordinanza prende in esame gli spostamenti per la cura degli animali di affezione (art.5), per il trasferimento stagionale dei nuclei familiari nelle seconde case (art.6), ma per lo sport non chiarisce a sufficienza la questione. In fondo pensiamoci un attimo, perché siamo arrivati a questa situazione se non perché tanti, troppi, hanno decisamente abusato di libertà non esplicitamente vietate fino a ieri?! Il governo ha emesso un chiarimento pubblicato nel sito ufficiale tra le faq del DPCM di novembre, dove dice esplicitamente che si può andare a coltivare anche in caso di spostamento tra comuni e tra regioni. L’art. Entrerà in vigore dal 4 Maggio l’ordinanza n. 74 della Regione Emilia – Romagna. La situazione va tutto sommato stabilizzandosi, esattamente verso la linea della totale chiusura a certe attività che avevamo prospettato fin dall’inizio. È consentito svolgere individualmente attivita’ motoria all’aperto, ove compatibile con l’uso obbligatorio della mascherina (dispositivo di protezione individuale di cui all’art.16 del decreto legge n.18/2020) in forma individuale, ovvero con accompagnatore, per i minuti o le persone non completamente autosufficienti, nei pressi della propria abitazione e comunque con obbligo di distanziamento di almeno due metri da ogni altra persona- salvo che si tratti di soggetti appartenenti allo stesso nucleo convivente, ovvero di minori o di persone non autosufficienti- nelle seguenti fasce orarie: – ore 6:30-8:30; – ore 19:00-22:00Non è consentito svolgere attività di corsa, footing o jogging nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico.”. L’epidemia non sta correndo in tutte le regioni allo stesso modo, per questo motivo è stato espressamente chiarito che le Regioni, di concerto con il Governo, avrebbero potuto emanare delle ordinanze più restrittive per far fronte a situazioni locali più complesse di quella nazionale. Il governatore Rossi ha scelto una linea molto prudente, sfruttando il potere di deroga per introdurre delle ulteriori restrizioni rispetto a quanto contenuto sul DPCM che entrerà in vigore dal 4 maggio, stabilendo che: “È consentito svolgere passeggiate all’aria aperta e utilizzare la bicicletta nell’ambito del comune di residenza in modo individuale o da parte di genitori e figli minori, o da parte di accompagnatori di persone non completamente autosufficienti, o da parte di residenti nella stessa abitazione;”. Da ieri (10 marzo) sono molt… Domande e risposte. Fin dall’inizio dell’emergenza, in virtù di quanto concesso dalla legge 833/1978, articolo 32, comma 3, gli enti locali si sono avvalsi del potere di “emettere ordinanze urgenti per tutelare igiene e sanità pubblica in caso di necessità.”, Tuttavia, il DL 19/2020 del 25 marzo, ha provveduto a disciplinare questa facoltà specificando che i DPCM sono prevalenti ma (art.3 comma 1) “le regioni [OMISSIS]possono introdurre misure ulteriormente restrittive [OMISSIS] esclusivamente nell’ambito delle attivita’ di loro competenza e senza incisione delle attivita’ produttive e di quelle di rilevanza strategica per l’economia nazionale.”, Quanto ai sindaci il comma 2 dello stesso articolo chiarisce che: “I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali.”. In una situazione di emergenza è comprensibile che anche i provvedimenti normativi possano non essere chiari, soprattutto nel caso di un decreto che era nato per con una dimensione locale, ed è poi stato calato, quasi immodificato, in un contesto nazionale. Sull’onda di quanto già fatto dalla Liguria, anche la Regione Puglia ha scelto di autorizzare la pesca nell’ordinanza n. 214 pubblicata nel pomeriggio, e avente efficacia (relativamente alla pesca) immediata e fino al 17 maggio. Come si può leggere la pesca è permessa ma fortemente limitata, in particolare niente pesca subacquea, da natante o sulla spiaggia. Si può andare a pescare dopo le nuove misure restrittive del nuovo Dpcm: la nota ufficiale della Federazione italiana da Rita Caridi 8 Novembre 2020 10:19 A cura di Rita Caridi 8 Novembre 2020 10:19 Pesca al porto. citare due interpretazioni differenti (ma entrambe fondate): come dire che il testo del DPCM era incompleto. Restano esclusi tutti gli sport, sia di squadra che individuali, rientranti nella tipologia “da contatto”, come definiti nell’allegato del decreto 13 ottobre 2020, che ovviamente non comprende la pesca sportiva che, a termini di decreto quindi, può essere praticata, in ogni sua forma, con il solo obbligo di rispettare la distanza raccomandata. Coronavirus: Tante Denunce per i Furbetti della Pesca - Apnea Magazine, Coronavirus: Dal 4 Maggio si Torna a Pescare? Per esserlo dovrebbe essere aggiornata mentre, se rimanesse così, il DPCM sarebbe prevalente e quindi la pesca sarebbe da considerare permessa. Le norme precedentemente citate, riguardanti gli spostamenti in auto, sono state inizialmente scritte per regolamentare gli spostamenti tra comuni e province limitrofe, l’estensione a tutto il territorio nazionale ha poi necessariamente dato luogo a qualche incongruenza. Teoricamente quindi, gli unici a poter tornare a pescare in mare sarebbero: “gli atleti professionisti o non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali“. In queste ore diversi uffici locali della Capitaneria di Porto stanno emanando ordinanze nelle quali si specifica che sono da considerare vietati anche gli spostamenti per mezzo di natanti, se non esclusivamente per attività professionali. COVID-19 – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo. Com’è noto, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanto ieri, 9 marzo 2020, in vigore da oggi, 10 marzo 2020, le restrizioni contenute nel Decreto emanato in data 8 marzo 2020 per l’emergenza Coronavirus vengono … Francamente, di questo secondo chiarimento, nessuno sentiva il bisogno e diciamolo, suona un po’ come chiedere di quale fosse il cavallo bianco di Napoleone! Atteso che ormai è una vera e propria guerra a colpi di ordinanze con le quali le Regioni rivendicano il diritto di affrancarsi da alcune prescrizioni governative, ritenute evidentemente eccessive, anche questa lascia qualche perplessità. In sintesi, in Toscana niente pesca presumibilmente almeno fino al 18 di maggio, quando si prevede un nuovo DPCM con un ulteriore livello di allentamento delle restrizioni. Oltretutto non ci sono risposte giuste o risposte sbagliate, tutte possono avere un qualche fondamento valido. Così come molte associazioni di ciclisti, sconsigliano ai propri soci di fare allenamenti all’aperto, esortando all’esercizio indoor. Adesso sta a noi scegliere se dimostrare un minimo di collaborazione, rinunciando a molte delle nostre abitudini (si spera per il minor tempo possibile), oppure aspettare che la nostra furbizia, o magari quella del nostro vicino di casa, costringa le autorità a provvedimenti ancora più limitanti. Con l’ordinanza n. 43 del 27 aprile 2020, valida dal 27 aprile al 3 maggio, la regione Veneto ha stabilito che: 1 – È consentito lo spostamento individuale per attività motoria e attività all’aria aperta, anche con bicicletta o altro mezzo, in tutto il territorio comunale di residenza o dimora, con divieto di assembramenti e con obbligo di rispetto della distanza di m. 1 tra le persone, salvo quelle accompagnate in quanto minori e non autosufficienti, utilizzando mascherina e guanti o garantendo l’igiene con idoneo liquido igienizzante; Con il comunicato 630 del giorno successivo, l’assessore all’agricoltura e alla pesca, Giuseppe Pan ha chiarito che: “I pescatori amatoriali possono utilizzare canne, esche e lenza. Facciamo notare che il presidente Conte, nella conferenza stampa del 25 ottobre, ha commesso un errore quando ha detto (CLICCA per vedere il passaggio in questione) che: “Sono sospese tutte le competizioni dello sport, tranne quelle professionistiche a livello nazionale”, il DPCM infatti specifica bene che l’interesse nazionale vale anche per i settori dilettantistici. In sostanza quindi, le sanzioni penali che venivano comminate ai sensi dell’art.650 del codice penale, sono sostituite con sanzioni amministrative più pesanti o, per le contestazioni avanzate prima dell’entrata in vigore di questo decreto, equivalenti. Dobbiamo ribadirlo: allo stato attuale NON ci sono date ufficiali per niente di tutto ciò. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.“. Dobbiamo quindi ritenere che la pesca sportiva e ricreativa potrà nuovamente essere autorizzata SOLO da un futuro DPCM. Non è necessario. Si evince quindi che, secondo la Regione Lombardia, sarebbe già il DPCM del 26 aprile ad autorizzare gli spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività sportive e motorie. Con efficacia immediata, sino al 17 maggio 2020, è ammesso lo spostamento all’interno del proprio comune o verso altro comune per lo  svolgimento in forma amatoriale di attività di pesca, esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dal citato Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19, alle seguenti condizioni: 1- limitatamente alla pesca sia da terra sia in acque interne sia in mare;2- svolta da persona abilitata all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa in possesso di copia della comunicazione effettuata ai sensi del Decreto ministeriale 6 dicembre 2010;3- con non più di due persone per imbarcazione, delle quali almeno una abilitata, nel caso di pesca in acque interne o in mare;4- nel rispetto della normativa vigente in merito all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa. ATTENZIONE, LEGGI GLI AGGIORNAMENTI A FONDO PAGINA, (ORDINANZE REGIONALI A PARTIRE DAL 26 APRILE), “evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori, salvo comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”, “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro”, la pesca sportiva DA e CON natante, è da considerarsi vietata fino al 3 aprile, L’Obiettivo, stavolta, è più Importante del Contenuto, estesa anche alle attività sportive acquatiche, Delitti colposi contro la salute pubblica, Effetti sulla Pesca Sportiva e Ricreativa, niente pesca subacquea, da natante o sulla spiaggia, aspettare che il testo raggiunga la sua forma definitiva e venga pubblicato prima di fare una valutazione definitiva, in Toscana niente pesca presumibilmente almeno fino al 18 di maggio. La nota dice: “È consentito fare attività motoria o sportiva? Nella tarda serata arriva l’ordinanza n° 45 della Regione Toscana, che entrerà in vigore a partire dal 1° maggio, ma stavolta si tratta di un documento che inverte la tendenza vista fino a questo momento in fatto di interventi dei governatori. 495 del codice penale, con la reclusione da 1 a 6 anni. Per analogia, si può ritenere che andare a pesca possa essere paragonato a fare un’escursione in montagna o in bicicletta (luogo poco frequentato, basso o nullo pericolo di contagio a meno di essere in comitiva), ma segnaliamo che ci sono stati casi di escursionisti sanzionati tanto per essere in gruppo, quanto per essersi recati in zona senza necessità. Come si può leggere in calce al documento, questa ordinanza avrebbe valore fino al 3 maggio, data in cui entreranno in vigore le nuove disposizioni varate con l’ormai noto strimento del DPCM. Si può correre, fare attività sportiva e andare in bicicletta senza mascherina. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. “Evitare” è una forte esortazione, non un divieto formale, ma è incontestabile che, con l’introduzione dell’obbligo di autocertificazione e le annesse sanzioni, la raccomandazione si sia trasformata in un divieto sostanziale. Tuttavia l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Quanto questa interpretazione sia corretta, speriamo di scoprirlo presto, ATTENZIONE alle Ordinanze dei Sindaci, in tutta Italia, vi consigliamo di informarvi presso il vostro comune per sapere se esista o meno concordia sull’interpretazione regionale. Per forza di cose NON può ancora essere un chiarimento definitivo perchè ci sono ancora dele riserve che devono essere sciolte, speriamo quanto prima. A complicare i contrasti, sembra che alcuni presidenti di provincia e alcuni sindaci, siano intenzionati ad emanare apposite ordinanze con le quali tornare a vietare la pesca nei loro territori di competenza. Congiunti, spostamenti e restrizioni anti-Covid: cosa cambia con il nuovo Dpcm 14 gennaio in tema di spostamenti? Coronavirus e Zona Rossa: Si Può Andare a Pescare? Nessun riferimento alle attività sportive, di fatto consentite SOLO le camminate e l’utilizzo della bicicletta, per giunta solo nel comune di residenza e nessun apertura nè per il jogging nè per tutte le altre attività che non si svolgano mediante l’utilizzo di una bici. Prima che qualcuno se lo chieda, ogni qualvolta si preveda un’eccezione al divieto di spostamento del tipo: “salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute”, NON è in ALCUN MODO possibile farci rientrare la pesca sportiva. Riguardo la pesca si tratta solo di un’apertura molto timida, infatti l’art. Il dato certo è che la pesca, in qualsiasi regolamento nazionale o sovranazionale, non è MAI definita SOLO come sportiva. I consigli si riferiscono a tutte le zone: Rossa, Arancione e Gialla. Anche le attività di pesca e la nautica da diporto dovranno fermarsi in ottemperanza del nuovo decreto di Natale. Il decreto dell’8 marzo però, imponeva le restrizioni ANCHE agli spostamenti all’interno dei medesimi territori, ossia la circolazione non è mai stata libera neppure all’interno delle originarie zone rosse.

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