e fuori è buio significato

Alla scuola di San Francesco, apriamo il cuore a questa grazia semplice, lasciamo che dallo stupore nasca una preghiera umile: il nostro “grazie” a Dio che ha voluto condividere con noi tutto per non lasciarci mai soli. Non si lasciano scandalizzare dalla povertà dell’ambiente; non esitano a mettersi in ginocchio e ad adorarlo. Qualcuno ha condiviso il suo dolore con il mio e attraverso questo gesto potentissimo ho decifrato il mio percorso. Davanti al presepe, la mente va volentieri a quando si era bambini e con impazienza si aspettava il tempo per iniziare a costruirlo. Con questa Lettera vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Quando si avvicina la festa dell’Epifania, si collocano nel presepe le tre statuine dei Re Magi. Spesso i bambini – ma anche gli adulti! Da dove vengo? «Il dolore va mostrato, va posizionato in mezzo alla stanza», fa sapere, «bisogna puntarci una luce sopra, e se lo fai quel mostro che ti portavi a spasso diventa qualcosa che devi affrontare. Davanti a Lui comprendono che Dio, come regola con sovrana sapienza il corso degli astri, così guida il corso della storia, abbassando i potenti ed esaltando gli umili. Due uomini che si amano. «DIARIO DI UN DOLORE» Ma le cose iniziano a cambiare quando scopri che il dolore non ha un senso. Queste rovine sembra che si ispirino alla Legenda Aurea del domenicano Jacopo da Varazze (secolo XIII), dove si legge di una credenza pagana secondo cui il tempio della Pace a Roma sarebbe crollato quando una Vergine avesse partorito. Il dono della vita, già misterioso ogni volta per noi, ci affascina ancora di più vedendo che Colui che è nato da Maria è la fonte e il sostegno di ogni vita. Edizione digitale inclusa. La forza propulsiva sta nella condivisione di quel dolore». In realtà, il presepe contiene diversi misteri della vita di Gesù e li fa sentire vicini alla nostra vita quotidiana. Anche questi regali hanno un significato allegorico: l’oro onora la regalità di Gesù; l’incenso la sua divinità; la mirra la sua santa umanità che conoscerà la morte e la sepoltura. «La vita infatti si manifestò» (1 Gv 1,2): così l’apostolo Giovanni riassume il mistero dell’Incarnazione. Fine della corsa, ora si scende. Quanta emozione dovrebbe accompagnarci mentre collochiamo nel presepe le montagne, i ruscelli, le pecore e i pastori! Questo scenario dice che Gesù è la novità in mezzo a un mondo vecchio, ed è venuto a guarire e ricostruire, a riportare la nostra vita e il mondo al loro splendore originario. Intrattenimento, informazione, dibattito.Sempre con te. E Fiorello, che in un vocale gli ha detto: «Ora torna a cantare, e a vivere». «ATTRAVERSARE IL DOLORE» ©: Edizioni Condé Nast s.p.a. - Piazza Cadorna 5 - 20123 Milano cap.soc. [1] Tommaso da Celano, Vita Prima, 84: Fonti francescane (FF), n. 468. E a sentire che in questo sta la felicità. Poco alla volta il presepe ci conduce alla grotta, dove troviamo le statuine di Maria e di Giuseppe. Il modo di agire di Dio quasi tramortisce, perché sembra impossibile che Egli rinunci alla sua gloria per farsi uomo come noi. Dopo, silenzio e buio. All’annuncio dell’angelo che le chiedeva di diventare la madre di Dio, Maria rispose con obbedienza piena e totale. A partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita, ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. Quando accade un trauma, una ferita, dopo ogni giorno ti chiedi “perché è successo?”, “qual è il significato? 189,4). I Magi insegnano che si può partire da molto lontano per raggiungere Cristo. The Dark Side Of The Moon è un concept album sul percorso psicofisico, a livello personale e nella società, che può condurre al crollo mentale di una persona.. Inizio e fine dell’album sono nascita e morte, al suono del ticchettio umano più primordiale e stupefacente che esista: il battito del cuore.. 2. Tra i suoi angeli anche l’amica Chiara Galiazzo, con cui ha cantato per la prima volta dopo il lungo silenzio, Fedez e Chiara Ferragni («Mi hanno invitato a Los Angeles. Gesù viene deposto in una mangiatoia, che in latino si dice praesepium, da cui presepe. Poi il sacerdote, sulla mangiatoia, celebrò solennemente l’Eucaristia, mostrando il legame tra l’Incarnazione del Figlio di Dio e l’Eucaristia. Che sorpresa vedere Dio che assume i nostri stessi comportamenti: dorme, prende il latte dalla mamma, piange e gioca come tutti i bambini! Sono i più umili e i più poveri che sanno accogliere l’avvenimento dell’Incarnazione. Un disco che non giudica il dolore, ma ne traccia un sentiero, che attraversa il dolore e trova un modo per convivere». E se la musica che salva è la prima bugia, la seconda falsa credenza è che il dolore bisogna soffocarlo, nasconderlo. Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Gli angeli e la stella cometa sono il segno che noi pure siamo chiamati a metterci in cammino per raggiungere la grotta e adorare il Signore. Dal presepe, Gesù proclama, con mite potenza, l’appello alla condivisione con gli ultimi quale strada verso un mondo più umano e fraterno, dove nessuno sia escluso ed emarginato. A Dio che ci viene incontro nel Bambino Gesù, i pastori rispondono mettendosi in cammino verso di Lui, per un incontro di amore e di grato stupore. Pensiamo a quante volte la notte circonda la nostra vita. Il 25 dicembre giunsero a Greccio molti frati da varie parti e arrivarono anche uomini e donne dai casolari della zona, portando fiori e fiaccole per illuminare quella santa notte. Quando ho incontrato il mio dolore ho ricevuto anche il sostegno della comunità LGBT+ e ho apprezzato la libertà con cui loro vivono l’amore. Io con questo disco voglio rompere il fuso orario e la distanza geografica e riportarmi a sette passi di distanza da quella persona». «LA TERAPIA» C’era luce da tutte le parti: le sembro di stare in una lampadina. Nel suo caso l’ha raccontato più volte, la cura dopo l’incidente è stato il metodo EMDR: «Con la terapia ho dato una casa a quel dolore. Poi la luce si spense e penso di essere nella cabina di un aeroplano, buio di dentro e notte di fuori. Perché la musica non salva da niente, però aiuta a disegnare un labirinto: «Non è un disco che spiega come uscire dal buio», precisa Michele, «né come ritrovare la luce, ma come con quel buio si convive. Perché sono nato in questo tempo? Giuseppe portava nel cuore il grande mistero che avvolgeva Gesù e Maria sua sposa, e da uomo giusto si è sempre affidato alla volontà di Dio e l’ha messa in pratica. Sono uomini ricchi, stranieri sapienti, assetati d’infinito, che partono per un lungo e pericoloso viaggio che li porta fino a Betlemme (cfr Mt 2,1-12). È stato espulso dall’Aula del Consiglio Regionale della Lombardia dopo essersi polemicamente inginocchiato davanti al governatore Attilio Fontana: è il consigliere di +Europa, Michele Usuelli. «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» (Lc 2,15): così dicono i pastori dopo l’annuncio fatto dagli angeli. Anzitutto, quelle di mendicanti e di gente che non conosce altra abbondanza se non quella del cuore. In primo luogo, rappresentiamo il contesto del cielo stellato nel buio e nel silenzio della notte. Una parola meritano anche i paesaggi che fanno parte del presepe e che spesso rappresentano le rovine di case e palazzi antichi, che in alcuni casi sostituiscono la grotta di Betlemme e diventano l’abitazione della Santa Famiglia. Il suo insegnamento è penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità. In quella circostanza, a Greccio, non c’erano statuine: il presepe fu realizzato e vissuto da quanti erano presenti.[2]. La canzone centrale è Mantieni il bacio, che è anche un bellissimo video interpretato da Michele Bravi e Francesco Centorame, l’attore di SKAM Italia. Volevo dimostrare che la parità fosse nel non dire, nel non spiegare, tenevo la mia sessualità al di fuori perché pensavo “siamo uguali, perché parlarne?” Ma non è così, c’è ancora tanto bisogno di condividere. contatta la tua biblioteca prima di raggiungerla, per verificare le modalita' di consegna. [1] Appena l’ebbe ascoltato, il fedele amico andò subito ad approntare sul luogo designato tutto il necessario, secondo il desiderio del Santo. Anche loro stanno vicine a Gesù Bambino a pieno titolo, senza che nessuno possa sfrattarle o allontanarle da una culla talmente improvvisata che i poveri attorno ad essa non stonano affatto. Le 10 canzoni de La geografia del buio sono così una grande riflessione sul dolore. «MANTIENI IL BACIO» Io, all’inizio, pensavo che l’amore fosse solo un fatto privato. E così, implicitamente, è un appello a seguirlo sulla via dell’umiltà, della povertà, della spogliazione, che dalla mangiatoia di Betlemme conduce alla Croce. Ognuno di noi si fa portatore della Bella Notizia presso quanti incontra, testimoniando la gioia di aver incontrato Gesù e il suo amore con concrete azioni di misericordia. E poi Maria De Filippi, con cui ha parlato a lungo prima di esibirsi sul palco di Amici. E poi di aver aspettato un anno in più, a causa dell’emergenza in cui ci ha fatto piombare la pandemia. Con quel “sì” Maria diventava madre del Figlio di Dio senza perdere, anzi consacrando grazie a Lui la sua verginità. E fece per afferrare la lucciola. Osservando la stella, quei saggi e ricchi signori dell’Oriente si erano messi in cammino verso Betlemme per conoscere Gesù, e offrirgli in dono oro, incenso e mirra. Maria è una mamma che contempla il suo bambino e lo mostra a quanti vengono a visitarlo. Michele Bravi è un fiume in piena. Si impara da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. Sbagliatissimo. 6. E così, implicitamente, è un appello a seguirlo sulla via dell’umiltà, della povertà, della spogliazione, che dalla mangiatoia di Betlemme conduce alla Croce. Il presepe ci fa vedere, ci fa toccare questo evento unico e straordinario che ha cambiato il corso della storia, e a partire dal quale anche si ordina la numerazione degli anni, prima e dopo la nascita di Cristo. Quelle rovine sono soprattutto il segno visibile dell’umanità decaduta, di tutto ciò che va in rovina, che è corrotto e intristito. Entrando in questo mondo, il Figlio di Dio trova posto dove gli animali vanno a mangiare. D’altronde, il luogo stesso dove si realizzò il primo presepe esprime e suscita questi sentimenti. «La musica serve a decifrare il dolore, non a guarirlo», spiega, «Il dolore si cura in uno studio medico, con la terapia». La gente accorsa manifestò una gioia indicibile, mai assaporata prima, davanti alla scena del Natale. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze... È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. C.F E P.IVA reg.imprese trib. La terza (o quarta, o quinta) vita di Michele Bravi è iniziata tragicamente da quel terribile incidente del novembre 2018, in cui una donna ha perso la vita e lui si è assunto la responsabilità patteggiando 18 mesi di pena (sospesa). 7. La nascita di un bambino suscita gioia e stupore, perché pone dinanzi al grande mistero della vita. maggiori informazioni sui contatti della biblioteca: le biblioteche di fondazione per leggere Invece casco sentro il suo lumino. San Francesco, con la semplicità di quel segno, realizzò una grande opera di evangelizzazione. Dal presepe emerge chiaro il messaggio che non possiamo lasciarci illudere dalla ricchezza e da tante proposte effimere di felicità. Milano n. 00834980153 società con socio unico, Music E proprio per questo non può ridursi a semplice gestione dell’esistente, ma è e deve diventare, progetto, tensione, sogno e profezia. Márquez, a un certo punto, scrive: “Non erano più a sette passi di distanza ma erano in due giorni diversi”. 2.700.000 euro I.V. attenzione! A questo punto se lo desideri puoi dissotterrare i bulbi e riporli in luogo fresco, buio ed asciutto fino all’autunno; questa pratica è particolarmente utile se coltivi i giacinti in vaso; se invece li coltivi in piena terra in giardino puoi lasciarli a dimora per l’inselvatichimento. Greccio diventa un rifugio per l’anima che si nasconde sulla roccia per lasciarsi avvolgere nel silenzio. un bellissimo video interpretato da Michele Bravi e Francesco Centorame, l’attore di SKAM Italia. Non è solo per fedeltà ai racconti evangelici che lo facciamo così, ma anche per il significato che possiede. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. La sua vicinanza porta luce dove c’è il buio e rischiara quanti attraversano le tenebre della sofferenza (cfr Lc 1,79). Questi ricordi ci inducono a prendere sempre nuovamente coscienza del grande dono che ci è stato fatto trasmettendoci la fede; e al tempo stesso ci fanno sentire il dovere e la gioia di partecipare ai figli e ai nipoti la stessa esperienza. Mi sono sentito davvero accolto da persone che non avevano interesse a prendere nulla da me, ma solo per la voglia di vedermi risplendere nel mio buio»). Vediamo in lei la Madre di Dio che non tiene il suo Figlio solo per sé, ma a tutti chiede di obbedire alla sua parola e metterla in pratica (cfr Gv 2,5). Quando parlo di questo album inizio parlando di dolore, ma forse è il disco d’amore più grande che abbia mai interpretato. E qui Michele vuole dire grazie: «Il mio dolore ho potuto decifrarlo quando un’altra persona, che è la persona a cui ho dedicato questo album, ha condiviso il suo dolore con il mio. Dark Side, come tutti gli album dei Pink Floyd, si regge su un delicatissimo equilibrio. Il primo biografo di San Francesco, Tommaso da Celano, ricorda che quella notte, alla scena semplice e toccante s’aggiunse anche il dono di una visione meravigliosa: uno dei presenti vide giacere nella mangiatoia Gesù Bambino stesso. I poveri, anzi, sono i privilegiati di questo mistero e, spesso, coloro che maggiormente riescono a riconoscere la presenza di Dio in mezzo a noi. Perché amo? Dato a Greccio, nel Santuario del Presepe, 1° dicembre 2019, settimo del pontificato. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. Nascendo nel presepe, Dio stesso inizia l’unica vera rivoluzione che dà speranza e dignità ai diseredati, agli emarginati: la rivoluzione dell’amore, la rivoluzione della tenerezza. Lui è il custode che non si stanca mai di proteggere la sua famiglia. L’Evangelista Luca dice semplicemente che Maria «diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (2,7). 3. Oggi mi piace pensare che poter raccontare il mio amore, e dire che in Mantieni il bacio quel bacio l’ho dedicato a un ragazzo possa permettere a qualcuno di dare il primo bacio senza sentire quella voce». Anzitutto perché manifesta la tenerezza di Dio. 8. Scritto e registrato nel salotto di casa, tante collaborazioni (da Federica Abbate a Cheope), voce e piano. – amano aggiungere al presepe altre statuine che sembrano non avere alcuna relazione con i racconti evangelici. Accanto a Maria, in atteggiamento di proteggere il Bambino e la sua mamma, c’è San Giuseppe. Ed è possibile che il Poverello fosse rimasto colpito, a Roma, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dai mosaici con la rappresentazione della nascita di Gesù, proprio accanto al luogo dove si conservavano, secondo un’antica tradizione, le tavole della mangiatoia. Non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o modificarsi ogni anno; ciò che conta, è che esso parli alla nostra vita. «Il disco non è mai perfetto perché la voce a volte si rompe», spiega. Ora so che l’amore non è un atto privato, chi ama deve poter condividere, l’amore è un atto pubblico». Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui. DEL SANTO PADRE FRANCESCO SUL SIGNIFICATO E IL VALORE DEL PRESEPE. Certo, sopravviveranno tutti, più frammentati di prima, ma forse il Paese avrà ora modo di riflettere che si tratta di rimettere al centro la politica, il progetto, la competenza e l’orizzonte. Storie. È così che nasce la nostra tradizione: tutti attorno alla grotta e ricolmi di gioia, senza più alcuna distanza tra l’evento che si compie e quanti diventano partecipi del mistero. Le Fonti Francescane raccontano nei particolari cosa avvenne a Greccio. 4. Arrivato Francesco, trovò la greppia con il fieno, il bue e l’asinello. Le sue parole: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38), sono per tutti noi la testimonianza di come abbandonarsi nella fede alla volontà di Dio. Guardando questa scena nel presepe siamo chiamati a riflettere sulla responsabilità che ogni cristiano ha di essere evangelizzatore. San Giuseppe svolge un ruolo molto importante nella vita di Gesù e di Maria. Il cuore del presepe comincia a palpitare quando, a Natale, vi deponiamo la statuina di Gesù Bambino. Dopo il suo viaggio in Terra Santa, quelle grotte gli ricordavano in modo particolare il paesaggio di Betlemme. A 5 anni scalava già con i suoi genitori raggiungendo i 3000 metri. E dopo due anni questo disco è il modo con cui ho mantenuto quella promessa». L’origine del presepe trova riscontro anzitutto in alcuni dettagli evangelici della nascita di Gesù a Betlemme. Il ritorno del cantante, vincitore nel 2013 di X Factor e quarto a Sanremo 2017 con la bellissima Il diario degli errori, è solo di chi sa di aver vissuto e attraversato tante vite. E certamente, tornati nel loro Paese, avranno raccontato questo incontro sorprendente con il Messia, inaugurando il viaggio del Vangelo tra le genti. 4. In questo modo ricordiamo, come avevano preannunciato i profeti, che tutto il creato partecipa alla festa della venuta del Messia. 10. Oggi quel ragazzo a cui Michele deve tanto non è più al suo fianco, vive dall’altra parte del mondo. La politica è … La geografia del buio è un disco che non è uno stato, ma è una storia e racconta come si convive con il buio». Come sempre, Dio sconcerta, è imprevedibile, continuamente fuori dai nostri schemi. I poveri e i semplici nel presepe ricordano che Dio si fa uomo per quelli che più sentono il bisogno del suo amore e chiedono la sua vicinanza. Gesù, «mite e umile di cuore» (Mt 11,29), è nato povero, ha condotto una vita semplice per insegnarci a cogliere l’essenziale e vivere di esso. In genere è raffigurato con il bastone in mano, e a volte anche mentre regge una lampada. Ebbene, anche in quei momenti, Dio non ci lascia soli, ma si fa presente per rispondere alle domande decisive che riguardano il senso della nostra esistenza: chi sono io? «A SETTE PASSI DI DISTANZA» Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata. Eppure, questa immaginazione intende esprimere che in questo nuovo mondo inaugurato da Gesù c’è spazio per tutto ciò che è umano e per ogni creatura. Il nuovo album, La geografia del buio, esce il 29 gennaio e, spiega Michele, «parte dalla mia storia che diventa la storia di tutti quanti». Il potenziale idrico, in agronomia e pedologia, è un parametro differenziale che misura l'energia potenziale che ha l'acqua presente nel suolo, in riferimento alle condizioni dell'acqua libera.Questo parametro è impiegato per quantificare il lavoro che le piante devono spendere per l'assorbimento radicale ed è di basilare importanza nei calcoli relativi all'irrigazione. Nei nostri presepi siamo soliti mettere tante statuine simboliche. Cari fratelli e sorelle, il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. «Il dolore è il suono delle mosche sulle macerie», canta Michele, in un duetto costante tra voce, suono del pianoforte e silenzio. Il libro è L’amore ai tempi del colera, che io non avevo mai letto. È proprio questo incontro tra Dio e i suoi figli, grazie a Gesù, a dar vita alla nostra religione, a costituire la sua singolare bellezza, che traspare in modo particolare nel presepe. È un insegnamento molto bello che ci proviene nella semplicità della descrizione. Parità di genere in ogni progetto: le nuove linee guida del Recovery Plan, Michele Bravi: «La geografia del buio, un disco sul dolore e sull'amore», Il mondiale di Sofia Goggia: lontana, ma sempre presente, Abbonati e regala Vanity Fair! Da quel presepe del Natale 1223, «ciascuno se ne tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia».[3]. 9. Quindici giorni prima di Natale, Francesco chiamò un uomo del posto, di nome Giovanni, e lo pregò di aiutarlo nell’attuare un desiderio: «Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». E ancora: «Quando ricordo il mio primo bacio, ricordo anche una voce insistente nella mia mente che sussurrava “forse stai facendo la cosa sbagliata, forse non è giusto”. Davanti al Re Bambino li pervade una gioia grande. E va benissimo così. Naturalmente, i Vangeli rimangono sempre la fonte che permette di conoscere e meditare quell’Avvenimento; tuttavia, la sua rappresentazione nel presepe aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali. Mi piace ora passare in rassegna i vari segni del presepe per cogliere il senso che portano in sé. Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Perché morirò? In occasione dell'uscita di «Pretty Face», il suo ultimo singolo, Boss Doms sceglie di posare nudo per dire ... in cui una donna ha perso la vita e lui si è assunto la responsabilità patteggiando 18 mesi di pena (sospesa). In modo particolare, fin dall’origine francescana il presepe è un invito a “sentire”, a “toccare” la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione. Il buio è una casa senza finestre, ma io quella casa in questi anni ho imparato ad abitarla, ad arredarla, e quella casa sono queste 10 canzoni. Mi è stato chiesto due anni fa, sul letto di casa mia, sopra le coperte, di usare la musica per mettere in pratica quello stesso dono che avevo ricevuto: condividere il dolore. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù Dio è stato bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque. Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Guarda in alto la nostra video intervista, Mydrama: «Ringrazio la sofferenza che mi ha resa quella che sono», Venerus: «Fare un disco è una pozione magica», Lorenzo Rossi: «Il primo incontro con mio padre Vasco a 14 anni», Michele Bravi: «Mantieni il bacio, la mia canzone d'amore più forte», Jovanotti, ospite delle #VFQuarantineStories, Francesco Gabbani ospite delle #VFQuarantineStories. Michele Bravi è un fiume in piena. Con La geografia del buio, Michele vuole anche contribuire ad abbattere lo stigma intorno alla salute mentale. 5. Ma la distanza può essere colmata. Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi. «Prende il titolo da un libro che ho ricevuto in regalo sempre da quel ragazzo. Una simbologia che già Sant’Agostino, insieme ad altri Padri, aveva colto quando scriveva: «Adagiato in una mangiatoia, divenne nostro cibo» (Serm.

Il Codice Genetico è Degenerato, Indovinelli Di Logica, Re Del Sole Greco, Affettato Più Digeribile, Ora Esatta Secondi,

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