Di straordinario pregio e importanza è il corredo scultoreo composto dai celebri rilievi di Wiligelmo e dei suoi seguaci. Basilica di Santa Maria Infraportas, Foligno, Chiesa di Chiesa di San Pietro di Zuri (Ghilarza) di Anselmo da Como. Quest'ultimo artista anonimo, attivo nel primo quarto del XII secolo, scolpì un unicum con le fantasiose rappresentazioni dei popoli più remoti della terra che attendono ancora il messaggio cristiano; importante è la comparsa nel suo stile di elementi minuziosi e raffinati, derivati dalla scultura borgognona, dall'intagli di avori e dall'oreficeria. Le chiese del Romanico degli Almenno. DA VISITARE: le ville della sponda orientale ed occidentale del ramo di Como e le chiese romaniche che si affacciano sul lago. La maggior parte della critica ritiene l’edificio dell’inizio del XII secolo, mentre la tipologia può essere derivata sia dal Santo Sepolcro di Gerusalemme che dalla Cappella Palatina di Aquisgrana.Nell’alta Val Camonica si trova la chiesa cluniacense di San Salvatore a Capodimonte. Cristo in maestà, cripta della chiesa dell'Abbazia di Montemaria, Burgusio, Sacrificio di Isacco, Chiesa di San Jacopo, Grissiano, ARGAN G.C., L'architettura protocristiana, preromanica e romanica, Bari, 1978. p.45, anche se c'è chi ritiene che il termine sia una volagarizzazione del, Accademia dei Facchini della Val di Blenio, Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Romanico_lombardo&oldid=114621273, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Scopri le Chiese degli Almenno. Qualche settimana fa, visitando l’abbazia di Santa Maria di Vezzolano, abbiamo scoperto un bellissimo circuito di chiese e abbazie romaniche disseminate in 17 comuni piemontesi, tra le provincie di Torino e Asti. ... Alle nostre gite partecipano persone provenienti da tutta la Lombardia e l’età è molto varia, dai 30 ai 70 anni. 5 chiese da non perdere in Basilicata. Prima dell’attuale costruzione esisteva in epoca altomedioevale un edificio dedicato al Battista e avente funzioni battesimali. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 30 lug 2020 alle 19:50. Le vie delle fede si snodano tra Lecco e nel suo territorio. San Rocco . Tra le migliori opere di questa scuola ci sono la decorazione esterna della basilica di Sant'Abbondio a Como, oppure il coro della basilica di San Fedele, sempre a Como, con figure zoomorfe, mostri, grifoni, ecc. A Piacenza lavorò lo scultore Niccolò. Vacanze in Lombardia. A tre navate prive di transetto e con tre absidi, era coperta anticamente da capriate lignee, che vennero sostituite con volte a crociera a sesto acuto soltanto durante il XV secolo. Wiligelmo è il maestro delle sculture della facciata del duomo di Modena, il cui nome è tramandato da una lastra posta sul duomo stesso, dove i cittadini riconoscenti fecero scolpire una frase in lode del maestro. Una lapide murata all'esterno dell'abside maggiore riporta come data di fondazione il 23 maggio 1099 e indica anche il nome dell'architetto, il magister Lanfranco, di origine lombarda (forse comasca), anche se studi recenti ipotizzano una sua origine veronese. In Lombardia esistono splendide testimonianze di affreschi romanici a Civate (Lecco), come nella chiesa di S.Calocero e in S.Pietro al Monte, questi ultimi documentati nella maggior parte della bibliografia sulla pittura romanica. Per esempio la chiesa di Santa Maria di Portonovo presso Ancona (metà dell'XI secolo) o la Cattedrale di San Ciriaco (fine XI secolo-1189), presentano una planimetria a croce greca con una cupola all'incrocio dei bracci e un protiro in facciata che inquadra un portale fortemente strombato. Rispetto al maestro modenese è invece inferiore la dinamica della scena, con le figure ferme in pose espressive. La novità più considerevole consiste negli archi diaframma, con funzione di isolare eventuali incendi, che tagliano trasversalmente lo spazio unico della navata centrale suddividendola in tante isolate campate. La rotonda di San Tomè, unanimemente considerata monumento del romanico maturo[1], sita in provincia di Bergamo si distingue per la pianta circolare, per l'armonia dei volumi cilindrici sovrapposti, per l'originalità della struttura interna suddivisa in percorsi delimitati da colonne e capitelli di particolare bellezza e pregio artistico. Nella zona del comasco si ripresero modelli nordeuropei, come mostra la basilica di Sant'Abbondio, a cinque navate a coperta a travi lignee, dove è presente un doppio campanile nello stile dei Westwerk tedeschi. L’interno è ancora più austero: il vano centrale è delimitato da otto poderosi pilastri di pietra, privi di capitelli, che reggono massicci archi con ghiera in grandi conci di pietra. Le campagne piemontesi sono ricche di siti archeologici antichi che devono essere valorizzati. I soggetti zoomorfi richiamano i simboli della vigilanza e della resurrezione di Cristo, altri presentano soggetti legati al tema del male, del peccato e dei vizi, come serpenti annodati, sirene bicaudate, centauresse.Alcuni studiosi hanno avanzato la suggestiva ipostesi di una lettura iconografica dell’intero corpus di capitelli della basilica: le figurazioni su quasi tutti i sostegni propongono la stessa tematica, cioè la garanzia per l’anima umana (simboleggiata come aquila, colomba..) di una salvezza dal male (es. La chiesa attuale fu voluta dai benedettini, che abitavano nel convento ora scomparso, e consacrata nel 1095 da papa Urbano II.La facciata è semplice, articolata in cinque scomparti divisi da lesene, così le pareti esterne, mentre è molto raffinata l’area dell’abside decorata da colonnine, archetti, finestre strombate e decorate con ghiere. L’interno è molto austero e manca di qualsiasi elemento decorativo; poche sono le finestre che interrompono la cortina muraria, la quale però è animata da un sottile gioco coloristico dovuto all’alternarsi di inserti di gialla arenaria e grigia selce dell’insieme. Come evidenziano anche le murature, i lavori dovettero protrarsi fino al 1187, ma è assegnabile a Fredo tutto l’impianto planimetrico di base.L’edificio è a tre navate con transetto sporgente absidato e un’unica abside centrale. Altri esempi di chiese romaniche lombarde a pianta circolare sono il Duomo vecchio di Brescia e la Rotonda di San Lorenzo a Mantova. Una comunità in cui riscoprire il piacere di parlare di libri, commentarli, stringere amicizia con altri lettori. Due portali in pietra con sopra inciso il motto Ora et labora ci ricordano la passata presenza qui di frati benedettini. Ne sono testimonianza le numerose chiese parrocchiali talvolta di antichissima origine, talvolta monumentali, tra le più ricche in Lombardia di opere d’arte, affreschi, tele e sculture create da artisti di fama nazionale e internazionale leggiamo le opere Pur nelle loro differenze, legate anche alla lontananza geografica, i due edifici mostrano elementi tipici delle chiese romaniche. Cimitero Monumentale. Foto Silvia Gelli Per approfondireCHIERICI SANDRO, La Lombardia, Milano, 1978COLOMBO SERENA, Il romanico in Lombardia, Bari, 2001, Iscriviti per ricevere la Newsletter gratuita di CulturaCattolica.it e rimanere sempre aggiornato su news ed eventi, Itinerario alla scoperta delle chiese romaniche lombarde. momento potete esercitare i diritti di cui all'art. L'impressione di spazialità data dai due piani sovrapposti sui quali sono posti i soldati che tirano a sorte le vesti è il primo esempio del genere in Italia. Il modello di San Michele venne ripreso anche nella chiese pavesi di San Teodoro e di San Pietro in Ciel d'Oro (consacrata nel 1132), e venne sviluppato nel duomo di Parma (fine XII-inizio XIII secolo). La decorazione scultorea era arricchita dall’uso di bacini di ceramica un tempo decorati a vivaci colori. Nel 1135 Niccolò si trovava a Ferrara per lavorare di nuovo a un protiro, dove per la prima volta venne scolpito anche il timpano, come si faceva già da un paio di decenni in Francia, poi lo troviamo nel 1138 nel cantiere della Basilica di San Zeno a Verona, ancora al lavoro a un timpano policromo, e infine nel 1139 troviamo le ultime sue opere nel duomo di Verona: una Madonna in Trono, un'Annunciazione ed un'Adorazione dei Magi sempre nel portale. disp. Anche se ve n’era già un gran numero, le genti cristiane gareggiavano nell’erigerne di sempre più belle. Di particolare interesse sono l'abbazia di Nonantola, il duomo di Fidenza e il complesso di Santo Stefano a Bologna. (Figura 1)All’interno l’edificio si presenta a tre navate, separate da due serie di pilastri compositi: uno maggiore che si innalza fino al piano del matroneo, e uno minore su cui si appoggiano le arcate della navata minore. Galleria Estense. Lungo la via Regina che corre lungo la sponda occidentale del Lago di Como sorgono numerose chiese romaniche, una delle più suggestive è Santa Maria del tiglio (Figura 7). Lecco in Lombardia; ... La chiesa di Santa Maria del Tiglio è una delle chiese romaniche più belle del Lago di Como costruita utilizzando la pietra locale. Sopra si eleva la cupola, per la quale è sato usato il più leggero tufo. In Sardegna nel X e XI secolo si manifesta un «particolare atteggiamento» di fronte alle due nuove correnti lombarda e toscana,[3] che spesso vengono fuse producendo dei risultati inediti. Una delle prime chiese pervenuteci, con elementi significativi delle novità dello stile romanico è la basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello, costruita tra il 1025 e il 1050, con forti richiami all'architettura ottoniana: fu una delle prime chiese in Italia che fu coperta nelle navate laterali da volte a crociera, invece delle tradizionali travature. Anche qui come a Modena ed in particolare come a Pavia, la facciata è movimentata da loggette pensili, sia oblique, sotto gli spioventi, sia in un doppio ordine orizzontale, che creano un ritmato effetto di chiaroscuro assieme alla delicata policromia dovuta all'uso di pietre diverse: arenaria, pietra grigia e marmo rosa di Verona. R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300, collana “Storia dell'arte in Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 1993. Come nel caso della chiesa di San Nicola di Trullas (ante 1115) a Semestene (SS), della cappella palatina di Santa Maria del Regno (1107) ad Ardara o del San Nicola di Silanis (ante 1122) di Sedini (SS), la basilica di San Simplicio a Olbia (XI-XII sec.) Vimercate, posta a una ventina di chilometri da Milano, può contare su una vicenda storica di due millenni, testimoniata dall'impianto urbano del centro e da importanti emergenze storico artistiche. La facciata si innalza maestosa e leggera insieme, grazie al sapiente uso della decorazione scultorea e all’ampia galleria che ne percorre lo spiovente. Sempre di influsso germanico è la piccola chiesa di San Pietro al Monte di Civate, dove sono presenti due absidi opposte, secondo modelli carolingi. Romanico in Lombardia: le basiliche romaniche sul territorio Paola Montonati “E così dopo l’anno Mille, trascorso ormai tre anni, si ebbe nel mondo, specialmente in Italia e nelle Gallie, una forte attività nell'edificare basiliche. Tale ricostruzione rende l’edificio romanico unico tra le altre chiese coeve. Absidi di Sant'Abbondio (Como, XI secolo), Abside della basilica di San Fedele (Como). Una costellazione di luoghi di culto che comprendono preziosi esempi di romanico, vere eccellenze del patrimonio artistico-religioso in Lombardia e in Italia. Ma per chi avesse ancora qualche giorno di relax o semplicemente volesse sfruttare questi ultimi weekend estivi, ecco che la Diocesi ci propone un percorso alla scoperta di 7 chiese romaniche situate in provincia di Varese. ... La perla del Lago di Como è una delle località più rinomate della Lombardia, amata da artisti e viaggiatori. La basilica di Agliate, San Pietro al Monte a Civate, San Pietro in Ortanella, Santa … Romanico sardo. Nel 1180-1190 fu con la bottega a Fidenza dove decorò la facciata del duomo con vari rilievi, tra i quali spiccano le statue a tutto tondo dei due Profeti entro nicchie accanto al portale centrale: la ripresa della scultura a tutto tondo (sebbene in questo caso la collocazione architettonica non permetta allo spettatore di apprezzarne più punti di vista) non ha precedenti sin dalla statuaria tardo-antica. Secondo una leggenda Carlo Magno, mentre andava a caccia in questi posti, si vide comparire davanti tre scheletri. Il quadriportico invece venne ricalcato sulla precedente struttura paleocristiana, sebbene avesse ormai cambiato funzione: non più luogo per contenere i catecumeni, ma sede di riunioni ed assemblee religiose o civili. Potete raggiungere questi luoghi suggestivi con semplici passeggiate sul lago di Como: saranno perfette gite fuori porta in Lombardia con i bambini, perché sono luoghi accessibili con brevi camminate. La luce filtrata dalle alte finestre crea un particolare effetto di chiaroscuro. incerta. Il resto del Veneto fu dominato dalle influenze bizantine che filtravano da Venezia, ma una citazione di modi lombardi è riscontrabile nei due ordini di loggette lungo la zona absidale del duomo di Murano. Il duomo di Modena è la testimonianza pervenutaci in maniera più coerentemente unitaria. Il tutto è costituito da otto colonne con bellissimo capitelli, su cui poggia un ambulacro superiore diviso in otto campatelle con volte a crociera. Prima dell’attuale costruzione esisteva in epoca altomedioevale un edificio dedicato al … «E così dopo l’anno Mille, trascorso ormai tre anni, si ebbe nel mondo, specialmente in Italia e nelle Gallie, una forte attività nell’edificare basiliche. Le più belle Chiese in Lombardia da visitare o dove sposarsi. e la Chiesa di Santa Maria di Betlem a Sassari (XII sec. In queste rappresentazioni le figure umane sono rare e caratterizzate da un aspetto tozzo e poco realistico. Medioevo sardo. È il caso dell'abbazia di Sant'Antimo, della basilica di Santa Maria Infraportas a Foligno, delle chiese di San Salvatore a Terni o Santa Maria Maggiore ad Assisi, del Duomo di Todi. Lasciati coinvolgere dalla loro storia, dal magnifico tour virtuale e informati sugli orari di apertura e la possibilità di prenotare una visita guidata. Bergamo (BG) San Michele al Pozzo Bianco . Fu costruita in poche decine d'anni, per questo non presenta inserimenti gotici significativi. I quali ravvivavano con i contrasti il colore giallo caldo della pietra. In Liguria il linguaggio stilistico lombardo venne ulteriormente filtrato e mischiato con influenze pisane e bizantine, come nel duomo di Ventimiglia o nelle chiese genovesi di Santa Maria di Castello, San Donato, Santa Maria delle Vigne e San Giovanni di Pré, compresi i corredi scultorei originari. Benedetto Antelami lavorò al complesso monumentale del duomo di Parma almeno dal 1178, come figura nella lastra della Deposizione proveniente da un pontile smembrato. Per Modena scolpì diversi rilievi tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo, tra i quali i più famosi sono i quattro grandi pannelli con le Storie della Genesi (Creazione, Peccato dei progenitori, Uccisione di Abele, Punizione di Caino e l'Arca di Noè), che segnano la ripresa della scultura monumentale in Italia. Nel Comasco esistevano molte cave di pietra e maestranze abili nel lavorarla, così qui la pietra sostituì il mattone, mentre l’abbondante presenza di legname favorì le coperture a capriate.La più insigne chiesa romanica di Como è Sant’Abbondio, sorta fuori dalle mura, lungo la via Regina, su una chiesa del V secolo dedicata ai SS.Pietro e Paolo. Lavorarono anche negli altri principali cantieri della regione. Le chiese romaniche non rubano la scena al panorama, ma diventano un tutt’uno con i luoghi che le ospitano. Le chiese romaniche della Sabina ... edizioni Casagrande collana Arte e monumenti Lombardia Prealpina , 1967 . Inoltre sviluppò uno stile dotato di capacità notevoli nella resa dei volumi, nella descrizione narrativa, nell'attenzione alla resa delle espressioni e dei dettagli. La facciata (detta a capanna) presenta due logge sovrapposte, quella inferiore ha tre arcate uguali e si ricongiunge con il perimetro interno del portico, quella superiore ha cinque arcate che scalano in altezza assecondando il profilo degli spioventi. Lo spazio è inoltre definito dalla luce: assai rarefatta nel corpo longitudinale e invece molto intensa nella zona del presbiterio, che è così sottolineato come centro liturgico e simbolico della chiesa. In Piemonte le influenze lombarde si sommarono a quelle del romanico francese, provenzale, come nella Sacra di San Michele o nella chiesa dei Santi Pietro e Orso ad Aosta. Tante le chiese, i santuari, le basiliche dedicate alla devozione mariana. Particolarmente raffinata è l'esecuzione ed anche il risultato nella modellazione dei corpi umani è meno tozzo delle figure di Wiligelmo. Importante è anche la vena naturalistica di queste pitture, che più si discosta dai modelli bizantini, come nell'affresco con il Sacrificio di Isacco (chiesa di San Jacopo di Grissiano, frazione di Tesimo, inizio del XIII secolo) dove lungo il profilo di un arco è dipinto un asino carico di fascine di legno che fatica a salire, sullo sfondo delle innevate cime dolomitiche. Chiese e cattedrali in Provincia di Pavia: vedi le recensioni e le foto su Tripadvisor di chiese e cattedrali in Provincia di Pavia, Italia. Questo stile ebbe un largo seguito a Piacenza, come negli anonimi artisti delle formelle dei Paratici, nella navata centrale, che rappresentano le corporazioni delle arti e mestieri che avevano finanziato la costruzione della cattedrale. Scolpì nello stesso periodo anche la cattedra episcopale, con poderose figure altamente plastiche e dotate di un notevole espressività. Tra i primi maestri del romanico lombardo ci sono una serie di maestri anonimi che lavorarono inizialmente nella zona di Como (e per questo detti maestri comacini[5]).
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